Dieci anni di ricerca su come le migrazioni hanno trasformato il tessuto economico torinese.
Dal 2005 al 2015 FIERI e il Settore Studi, Statistica e Documentazione della Camera di Commercio di Torino hanno collaborato nell’analisi delle trasformazioni indotte nel tessuto economico torinese dalle migrazioni internazionali.
In questi dieci anni, i temi toccati sono stati vari, dalle imprese a titolarità immigrata, alla percezione del lavoro migrante da parte degli imprenditori torinesi, alle migrazioni per studio nel loro rapporto con il contesto economico e sociale locale, oggetto dello studio realizzato nel 2014-2015.
Ogni ricerca ha previsto un mix di metodi quantitativi e qualitativi, i primi orientati a inquadrare e descrivere i fenomeni attraverso l’utilizzo di diverse basi-dati – fra le quali il Registro Imprese della Camera di commercio di Torino-, i secondi a fornire una comprensione approfondita dei fenomeni nella loro complessità e articolazione.
In occasione della presentazione di quest’ultimo lavoro, FIERI raccoglie in questa pagina tutti i lavori realizzati in questi anni, facilitando così la consultazione di questa ricca base di dati e analisi, che speriamo utile sia per studenti e ricercatori che per decisori e operatori.
Il coordinamento scientifico dei progetti di ricerca a FIERI è stato svolto da Eleonora Castagnone.
2015 – KNOWLEDGE MIGRATION
La ricerca analizza il fenomeno della migrazione per studio in Italia e a Torino, con particolare attenzione alle determinanti della scelta dell’Italia, della città di Torino e dei due atenei torinesi come contesti di destinazione della mobilità per studio; ai percorsi di integrazione nel periodo degli studi; alle aspirazioni circa il futuro lavorativo e alle prospettive di mobilità, in corrispondenza della ricerca del lavoro e del primo inserimento professionale.
2012 – NON SOLO BRACCIA
La ricerca analizza il ruolo del lavoro immigrato nell’economia italiana dalla prospettiva delle imprese, cercando di comprendere per quali ragioni gli stranieri siano diventati sempre più numerosi e decisivi per il funzionamento di vari settori. Nello specifico lo studio si è interrogato su quali fattori abbiano indotto le aziende italiane a rivolgersi in maniera crescente a questa manodopera. Le argomentazioni offerte si sono orientate sue due prospettive opposte, eppure complementari. La prima si concentra sulla carenza di offerta di lavoratori italiani a svolgere certi lavori o mansioni, per ragioni di ordine salariale, di condizioni di lavoro e di prestigio sociale; la seconda spiega invece come la domanda si sia orientata verso gli stranieri in relazione a elementi di preferibilità della forza lavoro immigrata rispetto a quella italiana, in termini di capitale educativo, motivazionale e tecnico-professionale.
2011 – DIVENTARE LAOBAN
Con una densità imprenditoriale che, alla fine del 2008, superava il 27%, i cinesi sono tra le maggiori collettività straniere insediate in Italia e fra quelle con la più alta propensione ad intraprendere. Gli obiettivi della ricerca sono quelli di analizzare il fenomeno dell’imprenditoria cinese sul territorio provinciale torinese nel più ampio contesto italiano; di approfondire la conoscenza delle strategie imprenditoriali cinesi; di indagare l’esistenza e la natura dei rapporti tra diaspora cinese nel torinese e imprese italiane, in particolare fra quelle impegnate in processi di internazionalizzazione verso la Repubblica Popolare Cinese.
2010 – L’INTEGRAZIONE IN PIAZZA
La presenza straniera nei mercati rionali è in continua crescita e sostiene, da sola, l’intero comparto dell’ambulantato. Il contributo degli imprenditori stranieri al commercio ambulante, inoltre, rende sempre di più i mercati luoghi di relazioni sociali interculturali. L’indagine ha analizzato numeri e statistiche della presenza straniera nei mercati rionali, e ha previsto un’inchiesta etnografica nelle tre piazze torinesi a maggiore presenza straniera: Porta Palazzo, Piazza Madama Cristina e Corso Racconigi.
2009 – IL VIAGGIO DEL CIBO, IL CIBO DEI VIAGGI
La ricerca, finanziata dalla Camera di Commercio di Torino, si concentra sulle varie forme di imprenditoria straniera che hanno al centro della loro attività il cibo “etnico”. La ricerca ha preso in considerazione le attività di commercio all’ingrosso (import-export), commercio al dettaglio, ristorazione. In particolare, per ciascuna di queste attività si sono ricostruiti i sistemi di produzione, di trasporto, di approvvigionamento/distribuzione, di articolazione delle reti commerciali, di trasformazione e consumo dei cibi.
2008 – L’IMMIGRAZIONE CHE INTRAPRENDE
La ricerca, finanziata dalla Camera di Commercio di Torino, fornisce un aggiornamento delle statistiche sulle imprese con titolare straniero nella città di Torino e in alcuni contesti significativi. Accanto all’analisi quantitativa del fenomeno, la ricerca ha previsto un approfondimento qualitativo relativo ai settori caratterizzati da una più alta incidenza di imprenditori stranieri: il commercio ambulante, l’edilizia e i phone center.
2005 – GLI IMPRENDITORI STRANIERI IN PROVINCIA DI TORINO
La ricerca ha comparato imprenditori stranieri e italiani al fine di verificare il carattere sostitutivo o complementare dell’imprenditoria immigrata rispetto a quella nazionale. Nella sezione quantitativa sono stati analizzati e sistematizzati i dati degli anni dal 1999 al 2003 relativi alle imprese con titolari stranieri iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio della provincia di Torino. Nella sezione qualitativa è stato svolto un approfondimento con l’obiettivo di mettere in luce le risorse relazionali (capitale sociale) degli immigrati nell’avviare attività imprenditoriali e di evidenziare similitudini e differenze tra questo fenomeno in Italia e gli altri paesi europei.